Undicesima giornata

Dopo l’undicesima giornata troviamo ancora una coppia di rikishi mongoli al comando della classifica provvisoria dell’Aki 2006. Nuove affermazioni, infatti, per Asashoryu (10-1) ed Ama (10-1), che guadagnano, tra l’altro, una lunghezza sui più immediati inseguitori.
La conquista dello yusho, a questo punto, sembra sempre più un affare privato fra lo Yokozuna ed il Maegashira 6.
E se il cammino di Ama è stato finora caratterizzato essenzialmente dalle costanti della velocità e della reattività, quello di Asashoryu è lo stato, come al solito, dall’incredibilità varietà del suo bagaglio tecnico: ben 8 kimaritè differenti nelle 10 vittorie dello Yokozuna.

In un bout caratterizzato da una velocità tale che mi ha costretto ad un incredibile sforzo per cercare di recuperare dalla mia memoria visiva i pochissimi fotogrammi che sono riuscito a captare, Ama si sbarazza con imprevista facilità del Komusubi Kisenosato (6-5), che fino ad ora si era guadagnato il titolo di “giustiziere dei mongoli”, avendo battuto prima Hakuho e poi Asashoryu.
Da quel poco che sono riuscito a memorizzare, Ama ha effettuato il tachi-ai alla velocità della luce proiettandosi in avanti con le braccia protese verso il Komusubi giapponese.
Kisenosato ha cercato di rispondere con uno spostamento laterale, che però lo ha portato immediatamente al tawara dove si è ritrovato inerme di fronte all’oshidashi del mongolo. Indispensabile, oggi più che mai, banzuke.com per consentirci di capire nei dettagli cosa sia realmente accaduto sul dohyo.
Ama non cessa di stupire! Il piccolo Maegashira mongolo ha superato alla grande l’impatto con il Sanyaku sconfiggendo il Komusubi Kisenosato. Domani, per lui, nuovo e meritato confronto di prestigio al cospetto dell’Ozeki Hakuho, in un bout per il quale è a questo punto obiettivamente difficile fare un pronostico.
Certo è che se Ama continuerà con questo passo, sarà sempre più probabile una giornata conclusiva caratterizzata dal bout che nessuno si sarebbe mai aspettato all’avvio dell’Aki, ovvero quello con protagonisti il Maegashira e lo Yokozuna.

Psicologicamente non facile dopo la bella affermazione di Ama, l’incontro di Asashoryu con il Sekiwake Miyabiyama (5-6). Al tachi-ai lo Yokozuna va subito in presa con la destra interna e blocca, retrocedendo quel tanto che è sufficiente, i tentativi di spinta portati dal pachidermico Sekiwake. Una volta lasciata esaurire la sfuriata iniziale dell’avversario, Asashoryu va fulmineamente in doppia presa interna e con un bellissimo movimento combinato di spalle e tronco rovescia letteralmente a terra Miyabiyama. Shitateineri il kimaritè assegnato allo Yokozuna.
L’Aki 2006 si sta rivelando un torneo sempre più amaro per il Sekiwake che, partito con ambizioni di promozione, rischia seriamente la retrocessione.

Nuova sconfitta anche per Hakuho (7-4), che oggi si aggiudica il titolo sicuramente più inaspettato ed indesiderato: quello di “maggiore delusione” dell’Aki 2006.
Nessuno, credo, avrebbe mai pronosticato l’Ozeki mongolo ancora senza kachi-koshi in una undicesima giornata che segna, tra l’altro, il tramonto anche matematico della promozione per 12-3 promessa da un benevolo YDC.
Nel bout odierno al cospetto di Tochiazuma (7-4), il mongolo tenta, al tachi-ai, la congeniale presa al mawashi con la mano sinistra esterna, alla quale però l’Ozeki giapponese si oppone afferrandogli il braccio. Visto bloccato il suo tentativo, l’Ozeki mongolo si divincola dalla presa del pari grado giapponese con una pregevolissima veronica che lo porta sul bordo del tawara, dove assorbe una spinta killer, e riguadagna il centro dohyo. Un Tochiazuma quanto mai presente al match non gli concede però tregua e lo incalza con degli impeccabili tsuppari fino all’oshidashi decisivo.

Se Tochiazuma si porta ad un passo dal kachi-koshi, l’altro Ozeki veterano Chiyotaikai (8-3) lo raggiunge in un match nelle previsioni non facile con il Maegashira 3 Aminishiki (8-3).
L’Ozeki giapponese riesce fin dall’inizio a portare lo scontro sul terreno a lui più favorevole ed esce in netto vantaggio dal tachi-ai grazie ai suoi tsuppari alla velocità della luce.
Ad Amishiki non resta che indietreggiare fino al tawara dove fronteggia per quanto può la carica dell’avversario. Al Maegashira è alla fine fatale lo spostamento laterale tentato per sottrarsi alla gragnola di colpi. Chiyotaikai non si fa, infatti, sfuggire l’occasione per assestargli una gran manata sulla testa che spedisce Aminishiki fuori dal dohyo dalla parte opposta.

Fortunato oggi Kotooshu (6-5), che mette in cassaforte il no-contest di Baruto, dovuto all’infortunio occorsogli ieri nel bout con Miyabiyama.

Pronto riscatto, dopo la brutta sconfitta di ieri con Dejima (3-8), per Kokkai (6-5) ai danni del lanciatissimo Roho (8-3). La vittoria odierna è quanto mai importante per il georgiano, che getta le basi per respingere la scalata al proprio rango di Komusubi portata dal rikishi russo, in forte odore di promozione.
Lo svolgersi del bout vede un Kokkai che parte a testa bassa con la consueta irruenza. Roho si lascia sorprendere ed incassa senza possibilità di reagire gli tsuppari del Komusubi, non potendo far altro che retrocedere. Il georgiano a questo punto va in presa interna al tronco del russo e chiude con un pregevole sukuinage.

Pesante sconfitta, invece, per il Sekiwake Kotomitsuki (6-5) ad opera del Maegashira Tokitenku (5-6). Il mongolo esce meglio dal tachi-ai, ma Kotomitsuki lo costringe allo stallo a centro dohyo. I due rikishi si studiano a lungo mantenendo entrambi la destra in presa esterna. Al tentativo del Sekiwake di forzare la chiusura del match, il Maegashira si sottrae retrocedendo leggermente e portando la sinistra sul collo di Kotomitsuki per il katasukashi finale.

Ottengono in questa undicesima giornata il kachi-koshi oltre a Chiyotaikai (che incredibilmente è l’unico Ozeki ad averlo già raggiunto) anche il Maegashira 13 Hokutoriki (8-3) ed il Maegashira 7 Futeno (8-3).
Nel suo bout, Hokutoriki conduce un match d’attacco e mette subito in difficoltà Homasho (6-5) con una salva di tsuppari. Tentativo di risposta di Homasho che però si sbilancia e viene spinto oltre il tawara.
Futeno (8-3), da parte sua, ha la meglio su Tochinonada (6-5) in un incontro sicuramente pregevole. All’uscita dal tachi-ai troviamo i due rikishi in doppia presa al mawashi (sinistra interna per Tochinonada, destra esterna per Futeno). Dopo due tentativi falliti di uwatenage da parte di Tochinonada, è alla fine Futeno ad accompagnare fuori dal dohyo l’avversario.

Un passo importante verso il kachi-koshi lo compiono poi Kasugao (7-4) contro Shimotori (4-7), Tochinoana (7-4) contro Kyokushuzan (3-8), ed Iwakiyama (7-4), che in un match relativamente combattuto ha la meglio per l’ennesima volta su un Takamisakari (5-6) sempre sconfitto nell’ultimo anno nei confronti diretti.

A quale prefisso di città/nazione corrisponda l’imbarazzante, a dir poco, nuovo score di Tamakasuga (0-11) devo ancora pensare. Anche se mi sembra che potrebbe essere quello di Torino …

Chiudo in modo insolito questo mio commento con una nota di colore. La parte iniziale del match odierno dello Yokozuna ci ha regalato una bellissima inquadratura sulla gestualità del gyoji che muove con incredibile eleganza e ritualità il proprio ventaglio (gumbai) ornato di cordicelle viola, segno distintivo del suo rango di Yokozuna dei gyoji.