14a giornata

Ciao amici sumospettatori

Questo torneo senza Yokozuna e primo aspirante alla promozione (e con un paio di Ozeki in cronica crisi di rendimento) avrà pure contenuti tecnici non straordinari, ma di certo non mancano la suspance e i motivi di
interesse. Anzi, l’ultima giornata si prospetta come un vero thriller.

Asasekiryu e Baruto sono avversari insidiosi per Miyabiyama e Hakuho: peserà anche l’atteggiamento dei due (per ora) Maegashira nei confronti di bouts che sono determinanti per l’assegnazione dello yusho, ma per loro pressochè
ininfluenti.

Asasekiryu, anche se ieri è stato ridicolizzato da Baruto e in generale appare un po’ “leggero”, è noto per la capacità di porsi contro i Sanyaku con un approccio strategico ben preparato e spesso determinante: vedremo.

Baruto sembra avere le caratteristiche per mettere in seria difficoltà Hakuho. E’ un rikishi potente e pesante, caratteristica che Hakuho a volte soffre. Ma soprattutto ha una forza sovrumana quando riesce ad andare in presa, situazione in cui spesso i suoi avversari finiscono come nella pubblicità del Duplo… Ora, Hakuho esprime il meglio della sua tecnica proprio nei confronti di presa, mentre non è un fenomeno nè dello tsuppari nè dello spintonamento alla Miyabiyama/Kokkai. Il confronto è inedito e perciò ancor più insidioso per chi si gioca lo yusho: credo che Hakuho abbia sulla carta l’incontro più rischioso e difficile. Se riuscirà ad approdare allo spareggio, a quel punto sarà il favorito.

Oggi Baruto ha palesato contro Miyabiyama la sua inesperienza (e qualcuno ha già parlato di approccio remissivo al bout). Non c’erano le condizioni per provare l’hatakikomi, e la sua insistenza nel provare, in arretramento, una tecnica che oramai era chiaro non stesse sortendo effetto, ricorda certi bout dell’ultimo Kotooshu. Baruto ha poi peccato di staticità, una volta giunto ai
margini del dohyo.

Il sumo di Miyabiyama è particolarmente ostico ed efficace, ma di sicuro non è materia per esteti: come accennavo prima, sembra un Kokkai meno naif.

Hakuho ha vinto agevolmente contro Chiyotaikai, che ha mostrato lo stesso, per me, inspiegabile limite già palesato contro Miyabiyama e Kotomitsuki: se per qualche ragione il suo vorticoso ed implacabile tsuppari non riesce a partire da subito, all’uscita del tachi-ai, poi non parte più, indipendentemente dagli sviluppi successivi dell’incontro. E’ come se, una volta sballottato, Chiyotaikai avesse un’inerzia forse anche psicologica a ritrovare, quando se ne presentino le condizioni, la
coordinazione per eseguire lo tsuppari. E, orfano inconsolabile dello tsuppari, Chiyotaikai non è un Ozeki.

Un cenno a Kotooshu-Kaio, sfida che, pur non essendo nessuno dei due Ozeki in condizione di kobodan, ha assunto di fatto il sapore dello spareggio per la retrocessione.
Ha vinto, e per una volta in modo convincente e piuttosto
tecnico, Kotooshu. Resta il fatto che entrambi non sembrano attualmente in grado di restare oltre quel livello del banzuke, soprattutto alla luce delle prossime promozioni di Miyabiyama (imminente) e Baruto (futura ma quasi scontata).

Ieri Futeno era già in possesso del proprio kachi-koshi, oggi missione compiuta per Kokkai, Kotoshogiku, Roho, Jumonji e Yoshikaze. Domani saranno in molti ad avere l’ultima occasione per agguantare lo score positivo: Kotooshu, Kotomitsuki, Kisenosato, Iwakiyama, Toyonoshima, Takamisakari, Dejima, Tosanoumi e Buyuzan. Un vero esercito di rikishi, fra i quali alcuni avrebbero già dovuto sbrigare la pratica da molto tempo…

Sayonara a tutti!