Quarta giornata

Chi si ricorda la pubblicità del formaggino Kraft? Lo slogan era “Cose buone dal mondo”. La cosa più buona che sia giunta oggi dal mondo del sumo riguarda la battaglia combattuta da Takamisakari e Kyokushuzan, rikishi di mediocre levatura ma di grande e spiccato temperamento: il mongolo lancia sempre occhiate di fuoco agli avversari, il nostro caro ed amato robottino miope non è da meno, come sappiamo, e lo scontro tra i due ha fatto esplodere il Ryogoku Kokugikan in una plateale ovazione in favore del più stravagante rikishi che abbia mai visto. I due si sono scambiati colpi e spinte, hanno scorazzato sul dohyo come se dovessero regolare tra loro una questione d’onore ed alla fine Takamisakari ha vinto, coinvolgendo il pubblico di Tokio come solo lui riesce a fare. Vi consiglio da guardare il filmato del match su www.banzuke.com nella versione estesa, quella che comprende tutta la parte preparatoria ed intimidatoria che vi ho descritto.

Dopo questo doveroso tributo all’idolo delle folle, da me trascurato per la sua attuale classifica, devo aggiungere che altre cose buone ci sono giunte da Tokio, questa mattina, e la palma della migliore performance la voglio assegnare di nuovo ad Hakuho, vincitore di un bout non del tutto semplice contro Tamanoshima. La spalla destra di quest’ultimo era vistosamente incerottata, segno di qualche malanno subito nei giorni scorsi, ed il Sekiwake mongolo ne ha approfittato cinicamente, prendendo di mira la parte debole dell’avversario e facendo leva sul braccio corrispondente. Non possiamo accusare Hakuho di crudeltà, in quanto egli ha agito nel modo più vantaggioso, ed in fin dei conti l’incontro l’avrebbe vinto in ogni caso, dato l’attuale divario tecnico esistente fra i due.
Hakuho si porta avanti nello score e turba il sonno di tutti i rikishi in odore di yusho, certificando la sua piena rivendicazione al successo. Se le cose procederanno di questo passo, vedremo le prime sfide dirette verso la nona o decima giornata, e spero che il Sekiwake arrivi a quel momento con le credenziali ancora intatte.

Quello tra Tochiazuma e Roho doveva essere il match del giorno, ed invece il russo ha sbagliato completamente l’approccio al tachi-ai, esponendosi al ritmo martellante dell’Ozeki più in forma del momento, al quale è bastato tenere a distanza di sicurezza il russo e non permettergli la presa al mawashi per vincere con un oshidashi che non ammette repliche.
La coppia di testa, relativamente ai Sanyaku, è in ottima salute e Tochiazuma procede a testa bassa verso il povero Kyokutenho, sconfitto anche oggi; come tutti sappiamo, l’Ozeki ha il vizio di trascurare certi incontri di scarso rilievo, incappando in vistose amnesie tattiche, di tanto in tanto. Domani il Komusubi mongolo cercherà la gloria del risultato eclatante, ma a compattezza di Tochiazuma appare inattaccabile, per ora.

Asashoryu ha vinto il suo bout contro Takekaze in pochi secondi, da vero Yokozuna, e non sappiamo se le scorie del match con Kokkai siano state espulse completamente, data l’inconsistenza del suo avversario odierno. Di sicuro, ma non è certo una scoperta da premio Nobel, domani lo potremo giudicare in modo più definito, presentandosi alla sua corte un Roho in cerca di un pronto riscatto, dopo la mezza figuraccia di oggi, e sarà uno dei match più attesi della quinta giornata.
A me è parso che lo Yokozuna abbia razionalizzato la sconfitta di lunedì scorso, guai se così non fosse; la sua preparazione deve essere testata con avversari di rango, ma ritengo che egli speri segretamente che i leaders possano soffrire di vertigini, prima o poi, e commettere qualche sciocchezza alla Kotooshu, per intenderci.

Da parte sua, il gigante bulgaro ha messo a segno un’altra vittoria contro Tochinohana, ma non l’ho visto pienamente padrone della situazione, anzi ho ravvisato un ritorno all’antico, con un’azione non proprio incisiva, all’inizio del match. Tochinohana ha tentato di sbilanciare l’Ozeki europeo senza riuscirvi, ed allora si è offerto all’attacco finale di Kotooshu con poche risorse da spendere.
Lo svantaggio nei confronti di Tochiazuma ed Hakuho rimane invariato, lasciando anche il bulgaro in attesa dei confronti diretti, ma sulla sua strada troverà, domani, quel Kokkai che quando vede un Ozeki cambia registro, trasformandosi in un giustiziere implacabile, come abbiamo visto oggi.

Per rimanere sulla notizia, voglio liquidare in poche parole la sconfitta di un Kaio sempre più dimesso, spinto fuori dal dohyo proprio dal georgiano Kokkai in modo indecoroso, per un Ozeki. Lustro al vincitore, infamia per lo sconfitto. Come dice Alessandro, sarebbe auspicabile che il Kyokai invitasse Kaio al ritiro, qualora dovesse perpetuare tali esibizioni, affinchè il doloroso addio non risulti anche disonorevole.

Oggi Chiyotaikai ha di nuovo umiliato l’avversario di turno, il russo Hakurozan, al quale non ha concesso neanche una frazione di secondo per far partire ordini dal cervello, scaricandogli addosso una bordata incessante di tsuppari: Hakurozan è sembrato inerme e completamente alla mercè dell’Ozeki, ma doveva aspettarselo, dico io. Ancora una volta Chiyotaikai strappa l’applauso: provate a mulinare le braccia come lui, anche per pochi secondi, e vi renderete conto della difficoltà di attuazione della tecnica in cui eccelle l’Ozeki di Oita.

Buona la ripresa di Kotomitsuki, avvantaggiato da un Kyokutenho davvero fuori fase, come detto, ma l’arcigno Sekiwake ha meritato la vittoria in pieno, ottenuta con un movimento di scarico del peso alle spalle, kirikaeshi, piuttosto raro da vedere. Ricordo che la stessa tecnica fu applicata da Takamisakari tempo addietro, con grande sorpresa dei commentatori. Kotomitsuki è bravo nel movimento in avanti, meno pratico nelle torsioni laterali, caratteristica che gli procura degli scompensi nel rendimento, come abbiamo visto a Fukuoka. La prossima fatica che dovrà sostenere, contro Miyabiyama, ci dirà se il kachi-koshi arriverà con relativa tranquillità o se il Sekiwake giapponese è destinato a soffrire anche in questo Torneo.

Tokitsuumi ha battuto Wakanosato e tiene il passo di Hakuho e Tochiazuma insieme ad Hokutoriki, vincitore su Toyozakura. Continuo a dire che siamo in presenza di una situazione del tutto transitoria, come insegnano i Tornei precedenti, ma terremo sotto osservazione i due meritevoli rikishi. Oggi Tokitsuumi ha fatto un mezzo miracolo, se consideriamo il valore assoluto ed il recente passato di Wakanosato, ma il sumo è anche questo. Hokutoriki ha spinto fuori l’avversario come ai bei tempi, quando nel 2004 costrinse Asashoryu al play-off dopo avergli interrotto la serie vincente a 35. Tempo al tempo, amici sumosimpatici.

Un altro match interessante, e di buon livello, è stato quello in cui Ama ha sconfitto Asasekiryu, uno dei tanti derby della Mongolia. Con questa vittoria, ottenuta con la consueta abilità e con tanta buona volontà, Ama si porta sul 3-1 e mantiene un legame altolocato con lo Yokozuna ed altri illustri rikishi, dando un altro saggio di ciò che deve saper fare un fuscello come lui per non soccombere contro uomini che pesano, in media, 40 chili in più.

Dedico una nota anche a Kasuganishiki ed al suo successo contro Miyabiyama, perchè il buon sumo deve essere sempre lodato, a mio giudizio. Ho ammirato la bravura del Maegashira 5 nel prendere alla sprovvista l’avversario, eludendone l’attacco e facendolo avvicinare al margine del dohyo senza la possibilità di un appoggio saldo, con movimenti molto ben eseguiti. L’epilogo è stato un okuritaoshi molto applaudito e da rivedere sul sito dedicato, di cui sopra.

Concludo segnalandovi che Iwakiyama ha vinto il suo match contro Tokitenku, dopo un serrato confronto di equilibri fisico-tattici, con una rara tecnica chiamata uchimuso, variante dello sbilanciamento frontale senza la spinta verso il basso, tipica dell’hatakikomi.

Nel salutarvi, desidero ringraziare tutti voi per la crescente statistica di visite al sito, registrata in questi giorni: è un dato che ci rende felici e giustifica la nostra passione per il sumo.