Quattordicesima giornata

Questo Aki Basho ci sta regalando le più forti emozioni degli ultimi anni e sarà ricordato per il susseguirsi dei colpi di scena che lo stanno caratterizzando, come la sconfitta odierna di Kotooshu contro Kisenosato, giunta in modo quasi annunciato dopo la batosta di ieri, ad opera di Asashoryu.
Un facile resoconto di quello che si è visto oggi potrebbe raccontare dello smarrimento di Kotooshu di fronte ad un Maegashira 16, della vittoria agevole dello Yokozuna e delle probabilità che lo yusho venga assegnato con un play-off, ma c’è qualcosa di più, dietro ai fatti che tutti abbiamo sotto gli occhi, e la bella cronaca di Alessandro ne suggerisce la traccia, come del resto i commenti di sumotalk.com.

Kotooshu ha perso due incontri molto diversi tra loro, sia per l’avversario che aveva di fronte, sia per come si è comportato sul doyho. Non importa se domani vincerà il Torneo: tutto il patrimonio di certezze che aveva costruito in 12 giorni, accompagnato da consensi e polemiche, si è dissolto nel momento in cui Asashoryu lo ha riportato ad una dimensione reale, quella delle gerarchie, mentre Kisenosato ha potuto usufruire dell’insicurezza che si è impadronita del Sekiwake europeo a seguito della prima sconfitta.
Prendendo spunto dal calcio, potremmo parlare di “effetto Milan”( non me ne vogliano i tifosi rossoneri); Kotooshu ha perso di vista Asashoryu, ieri, nel momento in cui lo Yokozuna ha compiuto quel gioco di prestigio che tutti hanno rimarcato come una delle cose più straordinarie mai viste nel sumo, ma fino a quel momento stava avanzando ed aveva l’inerzia del match.
Oggi, viceversa, ha ripreso ad indietreggiare, anche a causa della determinazione di Kisenosato, e non ha mostrato la padronanza dei propri movimenti, dandomi l’impressione che non sapesse bene in quale zona del doyho si trovasse, quando ha messo il piede sinistro fuori dal cerchio di gara.

Paragonando le sue sconfitte a quelle di Asashoryu, ci accorgiamo che il loro peso risulta diametralmente opposto, in quanto Kotooshu non doveva concedere allo Yokozuna una risalita proprio nel momento in cui poteva “matarlo”, e forse ha creduto di aver compiuto il passo decisivo battendo Tochiazuma, tra l’altro combattendo bene, vale a dire prendendo l’iniziativa.
Subire una rimonta può demolire il morale e generare paura, limitando la lucidità delle proprie azioni, e domani Kotooshu non potrà fallire la prova; Chiyotaikai, a parte oggi, ha ripreso possesso dei suoi attributi di Ozeki e diventa un problema da risolvere con estrema attenzione.

Asashoryu, da parte sua, ha ripreso colore ed affronterà Tochiazuma per guadagnare almeno il play-off, obiettivo minimo da raggiungere, a questo punto. Oggi non ha titubato né sprecato energie, contro Chiyotaikai, tornando a quel sumo che nel 2005 gli è valso 4 yusho. La sua espressione di soddisfazione lascia intendere che non sia propenso a mollare, come del resto nessuno si aspetta, ma sappiamo che in ogni match con Tochiazuma è in palio l’onore e che l’Ozeki ha battuto Asashoryu più di qualsiasi altro rikishi in circolazione. Mi sbilancio nel dire che Asashoryu vincerà, come hanno detto in tanti.

Kisenosato potrebbe ancora dire la sua in un play-off a tre, pertanto deve solo vincere ed attendere circa due ore, il tempo che trascorrerà tra il suo match e la performance dello Yokozuna. Contro Kotooshu ha assaporato l’aria del Sanyaku e non ne è rimasto stordito: buona impresa, ma agevolata da ciò che ho detto qualche riga più sopra.
Per una valutazione complessiva del suo operato, ripassate domani.

Tralascio i kachi-koshi odierni e vi aspetto per la chiusura.